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HUMUS – opere di Emanuela Bergonzoni

Esposizione opere di Emanuela Bergonzoni, durante la maifestazione di Artefiera, sabato 2 febbraio dall 12 alle 24, aperitivo alle 18 e vernissage alle 19.
KryXury Art presenta l’artista Emanuela Bergonzoni alla manifestazione WHITE NIGHT 2019 , nei locali della Locanda CelestiAle. Sabato 2 febbraio , dalle 12 alle 24, sarà possibile partecipare alla mostra all’interno del nuovo locale bolognese.

L’allestimento è stato curato da KryXury Art, voluto e ideato per offrire una panoramica del lavoro di ricerca di Emanuela Bergonzoni. L’esposizione, denominata HUMUS, contempla opere delle collezioni Trame e Metal Virus.
La serie TRAME, ha come focus la tessitura del metallo. La filosofia della croce, considerata nella sua eccezione di simbolo ancestrale, si esprime anche nella manifestazione di trama e ordito, questo intreccio, rappresentativo del legame tra l’umano e lo spirituale, è espresso nel gesto antico e sapiente del tessere, creando una texture primitiva. Gli oggetti metallici di colore giallo oro, vogliono rappresentare il sacro nel profano.
(Lucio Fontana)

La serie Metal Virus è la recente ricerca creativa della Bergonzoni. Al cospetto dell’obbiettivo fotografico, piccoli oggetti tridimensionali, partoriti come micro sculture polimateriche, rivelano la loro forza espressiva sfuggita al limitato occhio umano.
Ora, similmente ai virus intrappolati nei vetrini del microscopio, vogliono liberarsi e contaminare l’ambiente circostante, occorre, a questo punto, una mutazione digitale al fine di catturare anche uno sguardo distratto. Moderne tossine, cariche di colore, brillano in video.
Infine è necessario un palcoscenico, una superfice che accolga il fantasma etero della dimensione cubica. Unica scelta, unica soluzione, unica via percorribile a occhi chiusi, il metallo pulsa nelle vene. Freddo metallo unica certezza. Tutto è soggettivo e meravigliosamente imperfetto.

via Saragozza 63, Bologna, bo, 40123, Italia
01/02/2019 – 04/01/2019

Milano Art Gallery: Sanremo apre il 69° Festival con Spoleto Arte di Sgarbi

Manca davvero poco all’apertura della mostra dal titolo “Festival dell’Arte”, il prossimo appuntamento di Spoleto Arte, a cura del noto critico, il professor Vittorio Sgarbi. L’evento, che si terrà dal 4 febbraio al 3 marzo 2019, in concomitanza con il 69° Festival di Sanremo, avrà luogo nell’esclusiva sede ligure della storica Milano Art Gallery, la galleria Bonbonniére. Situata nel cuore di Sanremo, in corso degli Inglesi, 3, di fronte al famoso Casinò, l’esposizione è stata ideata e organizzata dal manager della cultura e direttore delle Milano Art Gallery, Salvo Nugnes.

Il vernissage è previsto per il 4 febbraio alle ore 18 e vedrà il contributo di molte personalità quali: il mitico cantante Al Bano, il soprano Katia Ricciarelli, il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, Vittorio Sgarbi, lo stilista internazionale Alviero Martini, noto per la linea 1ª Classe, e il fotografo di fama internazionale Roberto Villa.
Salvo Nugnes spiega: “La mostra si svolge proprio in concomitanza con il famoso Festival della Canzone. Questa scelta non è ovviamente casuale. Abbiamo voluto dare ulteriore visibilità alle opere dei talentuosi artisti e creare un simbolico ponte di collegamento tra arte e musica, due linguaggi da sempre fondamentali, che non hanno barriere di condizionamenti e possono penetrare libere nel cuore e nell’anima di tutti”

Per qualsiasi informazione potete chiamare il numero 0424525190, scrivere all’indirizzo org@spoletoarte.it o visitare i siti www.milanoartgallery.it o www.spoletoarte.it.

999 una collezione di domande sull’abitare contemporaneo

“E quelli che non hanno più una casa?”È la domanda con cui lo studio
di architettura d’interni e design BBMDS partecipa alla mostra “999. Una collezione di domande sull’abitare contemporaneo”, a cura di Stefano Mirti alla Triennale di Milano dal 12 gennaio al 2 aprile 2018, con il progetto “FUORI SCALA”, realizzato grazie a Luce di Carrara Marmo, in collaborazione con ActionAid Italia.

Il risultato sono 999 mini case in marmo, uguali come forma, ma diverse nella sostanza, ciascuna con la propria storia, unica e non replicabile, ciascuna con la propria personalità. 999 mini case esposte in modo seriale alla ricerca di un modello urbano ideale.

Via Compagnoni 3, Milano, Mi, 20129, Italia

24/01/2018 – 02/04/2018

Bocci 28.280 at the V&A

London Design Festival

As part of the London Design Festival, we presented a massive, custom 28.280 chandelier in the main atrium of the museum. The installation, featuring the celebrated 28, descended through the large existing void cutting through the entire length of the V&A Building, with an astonishing height of more than 30 metres. The intent of the installation was twofold; on the one hand, it was a pure celebration of the monumental open height of the building, which uses light to crystallize a powerful phenomenological experience for the viewer. On the other hand it was the most ambitious exploration to date of a novel glass blowing technique.

280 of the 28 pendants hung within a 30 metre vertical drop, suspended by a novel, perhaps awkward and heavy copper suspension system, that had as much presence or more than the glass it supports. The installation continued our research into the process of making, and stands testament to Arbel’s remarkable journey as an articulator of form.

Molteni&C sostiene “Tutto Ponti, Gio Ponti archi-designer”

Molteni&C è onorata di sostenere “Tutto Ponti, Gio Ponti archi-designer”, la grande retrospettiva sul maestro al Musée des Arts Décoratifs di Parigi, a cura di Olivier Gabet, Dominique Forest, Sophie Bouilhet-Dumas e Salvatore Licitra in collaborazione con “Gio Ponti Archives” dal 19 ottobre 2018 al 10 febbraio 2019.

La mostra ripercorre la lunga carriera del Maestro, dal 1921 al 1978, mettendo in luce tutti gli aspetti del suo lavoro attraverso più di 500 pezzi, alcuni esposti per la prima volta – architetture, arredi, ceramiche, lampade, vetri, riviste – in un allestimento dello studio Wilmotte & Associés e con il progetto grafico di Italo Lupi. L’agenzia BETC si occupa della grafica dei documenti di comunicazione.

The Art of Living Il nuovo catalogo Molteni&C|Dada

Una storia di famiglia, di eredità e di cura, di passione per il bello e ben fatto, di cultura che è nata e si rinnova dentro l’impresa. È così, da sempre, per Molteni&C. Dal 1934, quando nasce come atelier di arredi pronti a sfilare alle Biennali di Monza, che poi diventeranno le Triennali di Milano, e debutta nel mondo della cultura artistica, sotto i riflettori di un pubblico di critici e di spettatori già internazionale.

È così che nasce una Heritage Collection, quando si ha un’eredità da tramandare, per guardare al futuro. Pezzi unici, disegnati per concorsi o progetti speciali, da far rivivere in serie, in edizione numerata, firmati Gio Ponti, Werner Blaser, Yasuhiko Itoh, Afra e Tobia Scarpa.

È così che nasce il progetto The Collector’s House – una selezione di opere d’arte contemporanea, in dialogo con il design Molteni&C e Dada, firmata dall’art curator e autrice Caroline Corbetta, presentata nel 2018 al Salone del Mobile di Milano e in seguito nei principali Flagship Store, come New York e Londra. Una collaborazione che, sotto l’egida del Molteni Museum, promuove il talento di giovani artisti, anche attraverso l’avvio di una collezione. L’obbiettivo è la creazione di un ecosistema in cui design e arte si valorizzano a vicenda e ristabiliscono legami fondamentali.
Un’armonia estetica e culturale in cui convivono immaginazione e progetto, stile e personalità.

Avanguardia e tradizione, nel segno della qualità dell’abitare.

LAGO vince il premio Innovazione Smau per Talking Furniture

In occasione di SMAU Milano 2017, LAGO ha ricevuto il premio Innovazione per Talking Furniture, l’app che permette di connettere gli arredi al proprio smartphone. Il progetto, nato nel 2015, è frutto della ricerca LAGO sull’Internet of Things e intende creare un’interazione diretta tra i mobili e le persone, amplificando e migliorando l’esperienza del consumatore. Ad ogni mobile viene applicato un chip che permette, avvicinando il proprio smartphone, di collegarsi automaticamente all’applicazione LAGO DESIGN e di ricevere informazioni istantanee sul prodotto. Tramite l’app si possono inoltre registrare foto, audio e video, che creano una narrazione emozionale salvata nella memoria dell’arredo.

Talking Furniture, interamente progettato e gestito da LAGO, è una vera e propria esperienza nata per poter vivere al meglio tutti i prodotti di arredo. Il progetto cambia sensibilmente i paradigmi della relazione uomo-prodotto nei contesti più diversi, dalla dimensione domestica a quella pubblica. Questa funzionalità nasce dalla convinzione di LAGO che la vera rivoluzione del design sia non tanto l’oggetto, quanto la vita che accade intorno.

«Abbiamo voluto creare un progetto di info-commerce per arricchire i nostri arredi e renderli più smart e vicini ai bisogni del consumatore di oggi – dichiara Daniele Lago, AD e Head of Design di LAGO SpA -. Con l’intenzione di mettere la persona al centro, ci siamo impegnati per creare un’app che dialogasse con i nostri utenti e che fornisse, anche offline, una serie di informazioni utili sui nostri prodotti. Talking Furniture si pone come un progetto trasversale declinabile in contesti quali negozi e luoghi pubblici, dando così vita a un ampio ventaglio di possibilità e immaginari. È un’esperienza nuova nata per poter vivere al meglio tutti i prodotti di arredo».

Elegane e scultorea, la nuova cucina LAGO gioca con in contrasti

Volumi che permettono l’incontro tra diversi materiali, dando vita a una nuova forma di espressione compositiva: si presenta così Fusion Kitchen, la nuova cucina disegnata da Daniele Lago che sarà presentata ufficialmente ad Eurocucina 2018 durante il Salone Internazionale del Mobile di Milano. Fusion Kitchen va ad ampliare la gamma di cucine LAGO con una soluzione modulare dall’estrema libertà compositiva.

Tre blocchi compatti si compenetrano perfettamente creando un contrasto cromatico e materico che enfatizza l’incontro tra volumi di materiali differenti: al centro una base in legno Wildwood, un rovere antico con venature tridimensionali, a cui si intersecano massicci blocchi di marmo, resi leggeri dalla sospensione su vetro extrachiaro temperato.

Fusion Kitchen, modulabile per composizioni a isola o a parete, lineari o ad angolo, riesce a sorprendere per l’effetto di solida matericità. LAGO introduce inoltre una nuova tecnologia che permette di stampare in digitale sul retro del vetro, trasformando questo materiale in un raffinato ed innovativo interprete degli elementi naturali, come il marmo.

XGlass dona delle venature marmoree che connotano i volumi laterali, creando continuità tra top e frontali, ed è disponibile in quattro mood differenti – Calacatta, Marble Grey, Nero Marquiña, Oxi Bronze. Questa nuova finitura permette nuove progettualità e personalizzazioni, applicabili in diversi contesti di interior e a diversi arredi, come la dispensa N.O.W. che, abbinata a Fusion, può creare accostamenti materici originali.

I volumi texturizzati, a terra e sospesi, possono integrare lavandini e piani cottura a gas o induzione. Tutti i frontali hanno sistemi di apertura non visibili e possono accogliere gli elettrodomestici.

LAGO presenta Bold Table, il tavolo che sfida la forza di gravità

Bold Table, il nuovo tavolo disegnato da Daniele Lago, sembra voler sfidare la forza di gravità, giocando su un sorprendente effetto di sospensione: il nuovo tavolo è sostenuto infatti da un solo supporto decentrato in grado di reggere il peso del top ultra sottile connotato da eleganti angoli smussati.

La magia sta nell’ombra, elemento fisico nero che elude la presenza di una base e dona stabilità assieme alla gamba di supporto.

L’assenza di gambe ingombranti permette di eliminare ogni vincolo e rende il tavolo confortevole e versatile, adatto ad ospitare più commensali contemporaneamente, amplificando il senso di convivialità e rendendo la condivisione il suo punto di forza.

Grazie ad approfonditi studi ingegneristici che ne hanno testato la solidità della struttura, Bold Table è estremamente stabile, nonostante il notevole sbalzo del piano.

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