Dallo Shard di Londra al Centre Pompidou di Parigi, gli edifici di Renzo Piano hanno arricchito i paesaggi urbani di tutto il mondo. Una nuova mostra alla London Royal Academy of Arts illustra la visione e il processo inventivo alla base del suo pionieristico lavoro, dimostrando come l’architettura possa toccare l’animo umano.
 

Caratterizzati da un comune senso di leggerezza e da una commistione di tradizione e invenzione, funzione e contesto, gli edifici di Piano svettano tanto nell’immaginario del pubblico quanto negli skyline delle nostre città. Edifici come la sede del New York Times o il Centro Culturale Jean-Marie Tjibaou di Noumea lo hanno consacrato tra i maggiori architetti dei nostri tempi.
 

La mostra segue l’intero sviluppo della carriera di Piano, dall’influenza del suo background genovese degli inizi ai primi successi al fianco dell’amico e collaboratore Richard Rogers, fino ai progetti attuali ancora in fase esecutiva. Focalizzandosi su 16 edifici chiave racconta come il Renzo Piano Building Workshop progetta edifici “pezzo per pezzo”, impiegando abilmente forme, materiali e ingegneria per arrivare a un’eleganza poetica ma impeccabile.


Il cuore della mostra è costituito da un’installazione che mette insieme 100 progetti dell’architetto su un’isola immaginaria. Attorno, un focus su Renzo Piano stesso, come architetto e come persona, attraverso trentadue fotografie in bianco e nero di Gianni Berengo Gardin e un film-documentario realizzato appositamente e diretto da Thomas Riedelsheimer.
 

Progettata e curata in stretta collaborazione con Piano in persona, si tratta della prima mostra che Londra dedica all’architetto negli ultimi 30 anni.

Renzo Piano. The Art of Making Buildings


Royal Academy of Arts.

The Gabrielle Jungels-Winkler Galleries

Burlington House, Piccadilly, Mayfair, Londra
 

15 settembre 2018 — 20 gennaio 2019

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